domenica 17 ottobre 2010

COMICS SELF-MADE

Il mondo dei Comics italiani dovrà uscire prima o poi, dalla editoria centrata sulla stampa di prodotti sicuri importati da altri mercati ( in cui hanno riscosso un successo commerciale certo).
I pochi che caparbiamente cercano di fare fumetto, non hanno nessuna possibilità, i più ostinati i veri ed ultimi kamikaze decidono di fare da sé, e da alcuni anni hanno la possibilità a costi contenuti di prendere un piccolo spazio espositivo-commerciale: la Self Area, luogo in cui espongono gli autori indipendenti che auto-producono e in prima persona distribuiscono e vendono, le opere del proprio ingegno.
LuccaComics&Games da alcuni anni offre la possibilità a questi Self-made, prima sotto la Loggia in piazza San Michele e da due anni con un padiglione specifico nella piazza principale di Lucca, piazza Napoleone di mostrarsi al pubblico.
Uno spazio piccolo, a costi modesti (all'interno della manifestazioni importanti, insieme ai medi e grandi produttori) in cui il l'autore sicuro della propria opera si possa esprimere presentandola.
Il significato di questi fatti, va molto oltre alla qualità dei prodotti presentati, rappresenta la possibilità di fare ricerca, sperimentazione, innovazione al di fuori degli schemi delle case di produzione, i cui obiettivi sono principalmente rivolti a mantenere in attivo il bilancio economico.
Questo modello, va proposto ad altre fiere, festival, e manifestazioni importanti.
Si dovrebbe costituire un gruppo ristretto che formuli questa proposta in concreto e che la presenti agli organizzatori delle manifestazioni; oppure che una associazione, se ne faccia carico e porti avanti questa proposta; non solo alle fiere specializzate sui fumetti, ma anche ad altre, ad esempio la Fiera del libro dei ragazzi di Bologna, il Festival della Creatività di Firenze, le altre fiere mercato della editoria.
Nina Maltese

lunedì 13 settembre 2010

Lucca Comics & Games 2010 "Il ritorno delle MERDE"

Ben ritrovati cari frequntatori di maleodoranti mari e pestilenziali
fiumi, vado qui a narrare l'arrivo di una nuova e particolare rivista
nata nelle semplici mura di una modesta casa, i quali abitanti si
sono rotti i coglioni di tutta la merda che vedono scorrere nel
proprio quotidiano, dalla tv ai giornali, dalla parrochia alla politica
fino alle chiacchere dei propri amici. Si dice che viviamo in uno stato
democratico. Beh, anche Hitler ha governato in uno stato democratico e
ed e stato votato dalla maggioranza dei cittadini a cui aveva
puntato in testa una pistola!
La voce del singolo non conta oramai piu niente solo se sei famoso
o hai un conto in banca di notevoli dimensioni verrai ascoltato.
Quest'anno a LUCCA COMICS & GAMES 2010 troverete
"LE MERDE" nuovo fan-magazine di satira sociale, dove tutto viene
offesso e dove verrete offessi. La vostra rabbia sara l nostra forza
il vostro appoggio la vostra speranza.
Non mancheranno FUMETTI, VIGNETTE, GIOCHI, RACCONTI,
REPORTAGE e SATIRA.
Sara il numero lancio, quindi Sara incompleto, marginale e di
merda ma se ci invierete materiale, ci darete consigli o vi vorrete
unire fatelo pure sareste i benvenuti tra chi di merda ne ha vista
fin troppa.
LUCCA COMICS & GAMES
Padiglione: PASSAGLIA - SELF AREA
Stand: EDIZIONI MINIME
Data: VENERD 29, SABATO 30, DOMENICA 31OTTOBRE
LUNEDI 1 NOVEMBRE.

giovedì 20 maggio 2010

COMICSDAY

Domani 21 Maggio 2010 , ore 10-19
in piazza Napoleone a LUCCA per il COMICSDAY
ci sarà la
PRESENTAZIONE-PERFOMANCE di
" LE MERDE "
nuova fazine di satira sociale.
Il numero zerO sarà stampato per conto delle EdizioniMinime
e presentato nella self-area di LUCCACOMICS 2010

mercoledì 19 maggio 2010

Le Merde d'Artiste

Merda d'artista è il titolo di un'opera dell'artista italiano Piero Manzoni. Il 21 maggio 1961 l'autore sigillò le proprie feci in 90 barattoli di conserva, ai quali applicò un'etichetta con la scritta «merda d'artista» in inglese (Artist's shit), francese (Merde d'Artiste), tedesco (Künstlerscheiße) e italiano. Sulla parte superiore del barattolo è apposto un numero progressivo da 1 a 90 insieme alla firma dell'artista. Manzoni mise in vendita i barattoli di circa 30 grammi ciascuno ad un prezzo pari all'equivalente in oro del loro peso.
La creazione non mancò di suscitare interesse, sia a causa della radicale rottura con la tradizione artistica del tempo che per l'evidente segnale di degenerazione e decadenza dell'arte moderna.